Sacca Sessola (Isola delle Rose)
L'orto/giardino del Ristorante Dopolavoro
2015-17 l'idea di un ortogiardino per il ristorante Dopolavoro a Sacca Sessola
Da un incontro fra lo chef Federico Belluco e l’agricoltore/giardiniere veneziano Michele Savorgnano scaturisce l’idea di legare produzione agricola naturale e ristorazione di qualità all’Isola delle Rose.
L’esperienza di FUD in città con la coltivazione di prodotti legati alla tradizione ma soprattutto alla sperimentazione e alla cura dei luoghi prova a dare una nuova fisionomia (c’è bisogno di ritrovare un Genius Loci) alle terre coltivate intorno al ristorante Dopolavoro.
L’approccio di FUD, che si è subito trovato in sintonia con quello dello chef Belluco, è di considerare gli elementi presenti e quelli da inserire in seguito come un unico organismo (pensiero sistemico); un’isola è in piccolo (rispetto alla Terra, naturalmente) un sistema complesso (agroecosistema) dove le singole parti possono, anzi, dovrebbbero dialogare e trovare un’armonia.
Nella prima fase sperimentale ci siamo focalizzati sull’area più prossima al ristorante, puntando soprattutto sulla rigenerazione del suolo, che è il vero organismo pulsante, per poi espandere la coltivazione ad altre aree adiacenti.
Il tipo di progettazione applicato si basa sui principi della Permacultura, una modalità di visione organica e quindi sostenibile di terra e esseri umani in stretta relazione fra loro, che attraverso un’attenta analisi ed osservazione del luogo sviluppa sistemi di coltivazione intensivi in equilibrio fra loro.
Dopo i primi sopralluoghi, Michele Savorgnano e Veliko Yorgov iniziano i lavori di dissodamento del terreno, di disegno delle forme e, soprattutto, di arricchimento del suolo con notevoli quantità di sostanza organica recuperati in isola.
I sopralluoghi
Novembre 2015.
Foto scattade durante i primi sopralluoghi. Si nota una coltivazione a piante aromatiche, in alcune zone le piante sono morte o in cattiva salute. La terra (nuda) risulta essere di scarsa qualità, presenza di conchiglie (terra di riporto da fondale lagunare) e anche dopo molte prove della vanga si ritrovano solo un paio di vermi.
La Serra
Una bellissima serra degli anni '30 che è servita per anni all'orto e al giardino del precedente ospedale e che è stata rimessa a nuovo dai recenti lavori di ristrutturazione del nuovo resort del Marriot.
FEBBRAIO 2016
Da uno spazio vuoto inizia la costruzione delle strutture interne e la semina delle piantine che verranno messe a dimora successivamente.
Sfruttiamo tutti i materiali di scarto possibili: dagli avanzi del parquet esterno costruiamo tavolo e mensoloni, da ombrelloni buttati gli ombreggianti, da pancali in legno abbandonati la pedana porta piantine, da piccole stecche in legno i segnali su cui scrivere i nomi delle piantine
L'area delle misticanze, i primi lavori all'esterno
Una zona che prima ospitava delle piante aromatiche è stata divisa in più settori che sono diventate 8 piccole aiuole per le prime misticanze. divise da legno recuperato, orientate nord-sud, strettamente collegate alla serra adiacente.
L'orto-albero
Osserva e interagisci, recita il primo principio della permacultura.
Uno scavatore pianta pali di castagno nel canale adiacente, da qui l'idea di recuperare la legna e creare un orto-giardino che dall'alto ha la forma di un albero, forma ispirata dal parquet in legno che recinta il terreno. Centinaia di pali piantati che hanno permesso di sollevare la terra, evitare ristagni, creare le condizioni per la riproduzione di organismi utili (soprattutto funghi) che andranno a rendere la terra fertile negli anni a venire.
L'ortostorto
Questa è stato il lavoro più ostico, trasformare dei filari dritti con delle piante aromatiche asfittiche (il suolo aveva un pessimo drenaggio) in un orto sinergico, con centinaia di specie di piante diverse. Uno spazio dedicato ad alcuni alberi da frutto (giuggiole, peschi, melograni, corbezzoli, gomu, goji) ai piccoli frutti (fragole, ribes, uva spina, more, lamponi, mirtilli) e a piante annuali che si autoselezionano e autoseminano.
L'orto fiorito
In questa zona, prossima al ristorante, sono state sostituite centinaia di piante aromatiche, lasciando solo i bordi, riempiendo di foglie che sono state recuperate dal parco formale, lasciato il tutto a riposo per qualche mese.
Il parco formale e l'orto
Abbiamo da subito pensato all'ortogiardino come ad un sistema in relazione con le altre zone dell'isola, appena abbiamo notato il taglio degli alberi malati del parco ci siamo premurati di recuperarne il più possibile posizionandoli in alcune zone limitrofe al ristorante Dopolavoro. Sono diventate delle sedute, dei contorni delle aiuole e altro ancora.
Primavera/estate 2016. Le semine, i trapianti, il raccolto
In questa zona, prossima al ristorante, sono state sostituite centinaia di piante aromatiche, lasciando solo i bordi, riempiendo di foglie che sono state recuperate dal parco formale, lasciato il tutto a riposo per qualche mese.
Il primo raccolto
Già da aprile inizia il primo raccolto, misticanze, e fiori commestibili, fragole, e quintali di pomodori, zucchine, peperoni di moltissime varietà. A seconda della zona gli chef possono accedere direttamente ai prodotti freschi che poi cucineranno al Dopolavoro.
Inizia l'autunno
Il microclima di Sacca Sessola consente di trapiantare gli ortaggi per l'inverno ma allo stesso tempo di raccogliere verdure estive fino a novembre. Possiamo dire che il 2016 è stata una stagione che è andata ogni nostra speranza, per essere il primo anno di coltivazione possiamo essere molto soddisfatti
Inizia l'autunno
Il microclima di Sacca Sessola consente di trapiantare gli ortaggi per l'inverno ma allo stesso tempo di raccogliere verdure estive fino a novembre. Possiamo dire che il 2016 è stata una stagione che è andata ogni nostra speranza, per essere il primo anno di coltivazione possiamo essere molto soddisfatti
Preparandoci all'inverno
Quest'anno quasi tutte le foglie del parco formale sono finite in orto, la coperta che riscalderà il terreno è pronta, soprattutto per i carciofi, che nel caso di un inverno molto rigido rischierebbero di morire, buon riposo.
I lavori per il 2017, la nuova progettazione
Abbiamo lavorato per progettare tutta una serie di strutture che renderanno più operativa la gestione dell'orto. Una grande pergola che parte direttamente dalla porta virtuale del ristorante, cancelli in legno, nuovi disegni dell'orto.